L'amore è una cosa semplice 1 e 2 (Agg. 22/06/2014 ultimo capitolo)

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Keybook
view post Posted on 17/12/2011, 23:06




E come promesso, ecco a voi, la mia nuova Fan Fiction, che come le altre prende spunto per il titolo da una canzone, in questo caso è la canzone di Tiziano Ferro.

In questa FF, ho voglia di sperimentare un pò, inserendo anche nuovi personaggi rispetto a quelli di LHDP. Sarà una FF, che ricoderà un pò i vecchi feuilleton di un tempo, con al centro la saga di un'importante famiglia, con i suo intrighi, i suoi segreti, i suoi amori ecc.

E' un esperimento. Non so cosa verrà fuori.

Per ora accontentatevi del primo capitolo, ricordandovi che prima che la storia prenda un pò piede, ci vorrà un pò di tempo.

Buona lettura, e come sempre grazie mille per leggere.


L'AMORE E' UNA COSA SEMPLICE



CAPITOLO I



Settembre, tempo di vendemmia. Lo sapevano bene i braccianti agricoli che peregrinavano per il sud della Spagna, da una vigneto all’altro, per cercare di raccimolare qualche soldo in più. La crisi economica aveva colpito tutti i settori, e anche quello agricolo ne aveva fortemente risentito. Però, rispetto alla raccolta dei pomodori o degli ortaggi, rendeva sicuramente di più andare a raccogliere l’uva per la vendemmia.

E come ogni settembre, Silvia e sua madre Margarita, erano sull’autobus che le avrebbe portate alla tenuta più grande di tutta Jerez, quella della famiglia Miranda Ramos, che ,da oltre un secolo, produceva il miglior Sherry esistente sul mercato.

Mancava poco a mezzogiorno. Il sole risplendeva nel cielo e Silvia, era impaziente di arrivare alla meta. Con i soldi che avrebbe guadagnato, sommati a quelli che aveva già messo da parte, si sarebbe finalmente iscritta alla scuola serale per riuscire a prendersi almeno il diploma.

A Silvia, era sempre piaciuto studiare, ma da quando era morto suo padre, le cose per lei è sua madre, si erano complicate enormemente, tanto da farle decidere di smettere di studiare, per mettere da parte i soldi e mantenersi agli studi da sola.

La famiglia Castro Leon, era sempre stata una famiglia umile, ma onesta. E l’onestà e il senso del dovere erano valori che Silvia aveva ereditato da suo padre, che le diceva sempre che per avere qualcosa dalla vita bisognava lottare, sollevarsi le maniche e darsi da fare, perché nessuno le avrebbe regalato mai niente. E Silvia, da quando aveva dodici anni, da quella maledetta notte da cui suo padre non si era più svegliato, aveva capito che per andare avanti , doveva sollevarsi le maniche e lottare.

Anche Margarita, era impaziente di arrivare alla tenuta. Era l’unico posto dove i braccianti venivano trattati con umanità e poi lì c’era Don Pedro, che aveva sempre protetto lei e la sua bambina. Guardò Silvia. Il riflesso del sole faceva risaltare ancora di più il colore rosso dei suoi capelli e i lineamenti delicati del volto e Margarita, sospirando ,pensò che ,ormai, la sua bambina era cresciuta. Era diventata una bellissima donna di 22 anni.

Finalmente il tragitto sferrato terminò e il colore giallastro della polvere della strada non asfaltata, fu sostituito dal verde dei vigneti. Dal finestrino Silvia ispirava forte. Le piaceva l’odore del mosto. Le ricordava la sua infanzia. Le ricordava suo padre, quando le parlava per ore ed ore delle caratteristiche che doveva avere l’uva per produrre un buono sherry .

Quell’improvvisa esplosione di verde annunciava la prossimità della grande villa dei Miranda Ramos, che maestosa e imponente dominava tutta la vallata.

Finalmente, erano arrivate.

Scesero dall’autobus, e subito andò incontro loro Paco, il capataz della tenuta.

<< Buongiorno Margarita, per lei il tempo sembra essersi fermato…>>
<< Paco, gli anni passano per tutti, e tu come sempre sei troppo gentile!>>

I due si lasciarono andare ad un lungo abbraccio.

<< Ma quella ragazza dietro di lei è Silvia?>>
<< Sì, Paco, hai visto com’è cresciuta?>>

Sì, Silvia era proprio cresciuta. Non era più la ragazzina dalla lunga treccia, con gli occhiali e piena di lentiggini, era diventata una donna. Un bella donna, pensò Paco, che già iniziava a preoccuparsi su come proteggerla dalle attenzioni che gli avrebbero, sicuramente, rivolto gli altri braccianti. Una così bella ragazza, non sarebbe di certo passata inosservata.

<< Vieni quì, Silvia, fatti abbracciare anche tu..>>

Silvia si avvicinò a Paco e l’abbracciò. Era proprio un brav’uomo, quello che si definisce un pezzo di pane. Per Silvia era come un secondo padre, così come Don Pedro.

<< Come sta Don Pedro?>> chiese Silvia.

Il volto di Paco, cambiò immediatamente espressione.

<< Nessuno vi ha detto nulla?>>
<< Cosa dovevano dirci?>> domandò Margarita, preoccupata, dell’eventuale risposta.
<<….Ecco, non so come dirvelo….>>
<< Paco, ti prego…>>
Paco si portò il fazzoletto alla bocca, un gesto che faceva sempre quand’era agitato.
<< Don Pedro è morto l’altro ieri. Oggi ci saranno i suo funerali. Sono arrivati anche i suoi nipoti dall’America>>.

Gli occhi di Margarita e Silvia, si inumidirono. Erano molto legate a Don Pedro, le aveva sempre protette e sorvegliate e ora senza di lui, la tenuta Miranda Ramos, non sarebbe stata più la stessa.

( … )



Erano le tre del pomeriggio.
Faceva caldo. La chiesa era gremita di persone.

Pepa iniziava ad essere insofferente. Non le piaceva essere al centro dell’attenzione. Non le piaceva avere intorno tutta quella gente, che in continuazione le chiedeva come si sentiva, come stava. Era appena morto suo nonno. Era appena morto l’uomo più importante della sua vita. L’uomo che l’aveva cresciuta, dopo che suo padre e sua madre erano morti in un terribile incidente stradale. Come poteva sentirsi?.

Marina, la osservava da lontano. Ormai che Don Pedro, non c’era più, sarebbe stato ancora più facile per i suoi figli, impadronirsi di tutto il patrimonio dei Miranda Ramos. Un sorriso arcigno le uscì dalle labbra sottili, mentre con una mano accarezzò la spalla di suo figlio maggiore.

Nella chiesa calò il silenzio quando entrò il prete per officiare la messa.

In prima fila, sulla destra c’erano Pepa, sua nonna Carmen e suo Zio Mariano, un uomo debole, che si era sempre lasciato manovrare da sua moglie Marina, che ora sedeva alla sinistra della navata della chiesa insieme ai suoi due figli, Lucas e Aitor.

Pepa durante tutta la cerimonia a stento riuscì a trattenere le lacrime e quando Lucas gli fece un cenno per farle capire che era il momento di andare sull’altare per fare il discorso di commemorazione, declinò l’invito con un semplice gesto della nuca.

Avrebbe lasciato il discorso d’onore a suo cugino Lucas, così Marina avrebbe smesso di osservarla, e si sarebbe concentrata sul discorso per pavoneggiarsi dell’eloquenza del figlio.

Infondo, solo lei e poche persone conoscevano bene suo nonno in quella Chiesa. Lucas, poteva dire quello che voleva. Anzi, probabilmente il 90% delle persone presenti avrebbe riconosciuto nelle parole di Lucas, Don Pedro, ma non lei.

Lucas, parlava e Pepa si guardava intorno. C’erano gli uomini più importanti della Spagna. Vi era persino il Ministro dell’Agricoltura, in rappresentanza del Governo. Ma a Pepa non interessavano quelle persone. A Pepa interessava vedere come tutti i braccianti, erano in fondo alla Chiesa. Come tutta quella povera, gente, aveva indossato il vestito migliore, per omaggiare suo nonno. Ed era sicura che anche suo nonno, in questo momento, ovunque fosse, stava guardando i suoi vigneti, i suoi braccianti, e non certo le donne e gli uomini vestiti di tutto punto che occupavano la prime file.

Quando la cerimonia finì, Silvia aspettò che la Chiesa si svuotasse un po’, per andare a dare il suo ultimo saluto a Don Pedro.

Si avvicinò alla Bara, posò su di essa una rosa bianca e il suo volto si bagnò di lacrime, mentre si allontanava.

Dietro una colonna, Pepa aveva osservato tutta la scena, chiedendosi chi fosse quella giovane donna che piangeva davanti al feretro di suo nonno.

Continua….

Edited by Keybook - 18/12/2011, 14:10
 
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RomaMadridSolAndata
view post Posted on 17/12/2011, 23:16




O mamma...o mammma...

Qualcosa di nuovo, qualcosa di originale, poi metti i vigneti, Pepa&Silvia e io sto apposto!!!!!!

Brava la mia novia artista, un brindisi alla nuova opera...e SBRIGATE A AGGIORNA'
 
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mongolfiera
view post Posted on 18/12/2011, 02:33




CITAZIONE
Qualcosa di nuovo, qualcosa di originale, poi metti i vigneti, Pepa&Silvia e io sto apposto!!!!!!

Brava la mia novia artista, un brindisi alla nuova opera...e SBRIGATE A AGGIORNA'

Non posso che associarmi nei complimenti e nell'incitare a postare il seguito.
Grazie!!!!
 
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Arumi
view post Posted on 18/12/2011, 15:10




Leggere una fiction di Key è come gustarsi un buon liquore dopo pranzo in una domenica fredda e solitaria...conosolante!!! :)
 
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eles
view post Posted on 18/12/2011, 23:04




Sarò banale, ma non posso che farti i complimenti, brava Key!!

Interessante e sicuramente originale l'ambientazione di questa FF.

Che dire, daje Key attendo con ansia i nuovi capitoli! :D
 
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DondeMirarlas
view post Posted on 18/12/2011, 23:55




Complimenti Cuna.
Me encanta esa FF.
Continua.......:)
 
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francescasant
view post Posted on 18/12/2011, 23:57




Quest'inizio già mi piace.

Key, ho letto le fan fiction che hai scritto in precedenza tutte d'un fiato e devo dire che sono davvero meravigliose! Ad ogni capitolo la voglia di scoprire cosa sarebbe successo dopo aumentava sempre di più.
Complimenti, davvero :)
 
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Keybook
view post Posted on 19/12/2011, 00:15




Grazie di cuore a tutte per i complimenti...OS QUIERO!!!

Chi segue le mie FF, sa che normalmente aggiorno durante il week end, ma per ringraziarvi di questa accoglienza così calorosa, mercoledì sera ci sarà un nuovo aggiornamento, posterò il secondo capitolo, che non sarà nulla male!!!

Con questo capitolo, la storia - che ho già tutta più o meno in testa - inizerà a prendere forma...e questa potrebbe essere - salvo perdita dell'spierazione - una FF, abbastanza lunga.

Grazie ancora!!!
 
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Halo70
view post Posted on 19/12/2011, 00:37




Keyyyyyy! attendevo una novità e tu l'hai esaudita!! ::Diosa::
Mi piace l'inizio promette molto bene, mi piace l'idea di portare le due lontano dalla loro storia, questa tua ff è qualcosa di nuovo e mi sembra ambientato in un altra epoca.....giusto? ;) ma Paco è fratello di Pepa? Bella l'idea di creare intrighi famigliari, questi attriti in famiglia in cui si scannano per l'eredità...mi piace Key!
Mercoledi sarà una seratona per me, tdl e l'aggiornamento della tua ff, cadesse il mondo io sarò davanti al pc 223519_208697785827803_105583092805940_687822_7451851_s con frittatona, birrozzo e l'immancabile rutto libero!!!!
 
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Keybook
view post Posted on 19/12/2011, 00:48




CITAZIONE
Mi piace l'inizio promette molto bene, mi piace l'idea di portare le due lontano dalla loro storia, questa tua ff è qualcosa di nuovo e mi sembra ambientato in un altra epoca.....giusto? ma Paco è fratello di Pepa?

La FF, non è ambientata nel 2011, ma nemmeno in un'altra epoca. Diciamo che temporalmente è vicina ai primi anni '90. Quando in cellulari non avevano ancora preso il sopravvento, quando si utilizzava ancora la carta e la penna per scrivere una lettera.

In questa FF, Paco non sarà il fratello di Pepa. Infatti, molti personaggi non rivestiranno i loro ruoli che avevano, invece, in LHDP.

Ero indecisa se tenere solo Pepa e Silvia, e inserire personaggio nuovissimi, o, invece, tenere alcuni personaggi di LHDP, e cambiare il grado di parentela, nonché le caratteristiche del personaggio.

Alla fine ho optato per la seconda ipotesi, semplicemente perchè, molti di voi conoscono i volti dei personaggi e così leggendo la FF, si immaginano quei determinati attori. Uno con il volto di Paco, era ideale per il personaggiio del Capataz. Così come Marina era il personaggio che più si adattava a rappresentare questa donna, che nella FF, sarà pronta a tutta per raggiungere i suoi scopi. Se l'avessi chiamata Aimee, sarebbe stato più difficile per voi immedesimarvi.

Invece, dandole il volto dell'attrice che interpreta Marian, diventa tutto più semplice.

Vabbè......ho scritto un poema.

Meglio andare a nanna!

A domani!!!

E viva la frittata di cipolle ed il rutto libero!!!!

 
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RomaMadridSolAndata
view post Posted on 19/12/2011, 09:49




CITAZIONE (Keybook @ 19/12/2011, 00:48) 
CITAZIONE
Mi piace l'inizio promette molto bene, mi piace l'idea di portare le due lontano dalla loro storia, questa tua ff è qualcosa di nuovo e mi sembra ambientato in un altra epoca.....giusto? ma Paco è fratello di Pepa?

La FF, non è ambientata nel 2011, ma nemmeno in un'altra epoca. Diciamo che temporalmente è vicina ai primi anni '90. Quando in cellulari non avevano ancora preso il sopravvento, quando si utilizzava ancora la carta e la penna per scrivere una lettera.

In questa FF, Paco non sarà il fratello di Pepa. Infatti, molti personaggi non rivestiranno i loro ruoli che avevano, invece, in LHDP.

Ero indecisa se tenere solo Pepa e Silvia, e inserire personaggio nuovissimi, o, invece, tenere alcuni personaggi di LHDP, e cambiare il grado di parentela, nonché le caratteristiche del personaggio.

Alla fine ho optato per la seconda ipotesi, semplicemente perchè, molti di voi conoscono i volti dei personaggi e così leggendo la FF, si immaginano quei determinati attori. Uno con il volto di Paco, era ideale per il personaggiio del Capataz. Così come Marina era il personaggio che più si adattava a rappresentare questa donna, che nella FF, sarà pronta a tutta per raggiungere i suoi scopi. Se l'avessi chiamata Aimee, sarebbe stato più difficile per voi immedesimarvi.

Invece, dandole il volto dell'attrice che interpreta Marian, diventa tutto più semplice.

Vabbè......ho scritto un poema.

Meglio andare a nanna!

A domani!!!

E viva la frittata di cipolle ed il rutto libero!!!!

Aahhahahahhahahahhahahhahahhahahah...

Sto morendo!!! Aimee me sa di ragazza alla pari, non certo di un'arrivista...

 
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DondeMirarlas
view post Posted on 19/12/2011, 12:41




Me he olvidado de decir Cuna que el titulo :wub: :wub: :wub: es de verdad maravilloso.
Bueno, que la historia me ha tomado un poquito de tiempo a leer (lo sabes ;)) pero me gusta mucho mucho el primer capitulo :)
 
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Keybook
view post Posted on 19/12/2011, 23:08




CITAZIONE
Me he olvidado de decir Cuna que el titulo es de verdad maravilloso.

Gracias Cuna!!!

CITAZIONE
Sto morendo!!! Aimee me sa di ragazza alla pari, non certo di un'arrivista...

Ma che ti ridi Novia????Aimee....è un gran bel nome hahahahahahah
 
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Arumi
view post Posted on 21/12/2011, 23:26




Aimee è un nome che ho già sentito...cmq concordo con Roma, sa molto di campo rifugiati in Senegal.
 
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Keybook
view post Posted on 21/12/2011, 23:44




Ed ecco il secondo capitolo....dove c'è anche un piccolo contentino per tutte le fan di Aimee ahahahahaahhahahahahahahaha

I primi capitoli saranno, quasi tutti dedicati alla descrizione dei personaggi e ai rapporti familiari che ci sono...quindi in ogni capitolo, scoprirete, piano piano dei personaggi nuovi che prenderanno forma.

Spero che la storia continui a piacervi!

Grazie mille, per la lettura.

L'AMORE E' UNA COSA SEMPLICE



CAPITOLO II



Camminava Pepa, senza una meta ben precisa. Camminava nei vigneti, stringendo forte i pugni e continuandosi a chiedere perché. Perché suo nonno era morto. Perché i suoi genitori erano morti. Perché le persone cui aveva voluto più bene, se n’erano andate via, così all’improvviso, lasciandole un enorme vuoto dentro.


Perché. Perché. Perché.

Solo “perché” rinbonbavano nella sua testa, mentre disperata correva tra tutto quel verde che l’avvolgeva, fino a quando non cadde a terra esausta, con il volto rigato dalle lacrime e le ultime forze per urlare al vento il suo dolore.

Aveva troppo dolore e troppa rabbia dentro di sé e nessuno vicino. Nessuno con cui poter parlare. Ma ora non era il momento di piangere. Non era il momento di essere debole. Era il momento di alzarsi, di tornare a casa e di trovare la forza di guardare Ana e Cristina, dritto negli occhi e dir loro, che anche il nonno, così come il loro papà e la loro mamma, non c’era più.

Si alzò. Inspirò profondamente. L’odore dell’uva matura era così forte, da darle quasi un senso di nausea. Si asciugò le lacrime. Strinse nuovamente i pugni e con passo deciso andò verso casa.

<< Signorina Miranda…>>

Si voltò. Era Paco, più agitato del solito.

<< Dimmi Paco>>
<< Le Signorine Ana e Cristina, non si trovano più…>>
<< Cosa?>>
<< E’ da più di un’ora che le stiamo cercando ma…>>
<< E Aimee? Dov’è? Cosa faceva, invece, di controllarle? Se entro un’ora non ritrovo le mie sorelle, dille di non farsi più vedere in giro. E’ licenziata! Raduna quanti più uomini puoi. Dobbiamo trovarle prima che tramonti il sole!Muoviti!>> urlò Pepa.
<< Sì, Signorina.>>

In meno di dieci minuti, una trentina di uomini erano intorno a Pepa che impartiva loro gli ordini da seguire.

<< Forza, ora muoviamoci, dobbiamo trovarle finché c’è ancora luce!>>

Erano già passate due ore. Ma delle sue sorelle nemmeno l’ombra.

“joder”, continuava a ripetersi tra sé e sé Pepa.

E mentre, stava per perdere le speranze, da dietro un albero vide sbucare le sue sorelle, mano nella mano con la ragazza che qualche ora prima aveva visto al funerale di suo nonno.

Cristina e Ana, avevano ancora gli occhi gonfi dalle lacrime.

Pepa andò loro incontro e le abbracciò.

<< Pepa è vero che il nonno è morto?>>

La domanda così diretta di Cristina, freddò Pepa.

<< Chi è stato a dirvelo?>>
<< Marina…>> rispose Ana.

Il viso di Pepa divenne paonazzo. Sentiva la rabbia accendersi dentro di lei ancora di più. Se avesse avuto Marina davanti a lei, non sa se sarebbe riuscita a controllarsi. Ma ora doveva calmarsi, doveva pensare solo alle sue sorelle.

<< Forza bambine, ora torniamo a casa.>>
<< Ma Pé, non hai risposto alla mia domanda..>> protestò Cristina.

Cristina, era la copia in miniatura di Pepa. Aveva il suo stesso carattere, forte e fiero, anche se fisicamente era il suo opposto, minuta e con gli occhi verdi. Mentre Ana, era decisamente più fragile, ma infinitamente più dolce.

<< Smettila Cris, ha già risposto Silvia, alla nostra domanda. Il nonno ora è insieme a mamma e papà, che sono diventati la nostra ombra. Tu la vedi la nostra ombra?>>

<< Sì..>> rispose Cristina con un filo di voce.

<< Ecco, nella nostra ombra ora ci sono Nonno, Papà e Mamma che ci seguono ovunque…>>

A Pepa fecero tenerezza le parole di Ana, e mentre si stava per girare per ringraziare la ragazza dai lunghi capelli rossi, si accorse che già non c’era più.

<< Si Cris, ha ragione Ana. Vieni mettiamoci tutte e tre vicine. Ecco, le vedete le nostre tre ombre? Sono Papà, Mamma e il nonno….e guardate ora il nonno ci sta salutando….salutiamolo anche noi…>>

Le ombre riflesse sul prato, si muovevano a seconda dei movimenti delle tre sorelle.

<< E ora abbracciamoci….così ci abbracceranno anche il nonno, mamma e papà..>> disse Pepa.

E mentre il sole tramontava, gli ultimi raggi riscaldavano quell’abbraccio così bisognoso di calore.

Continua….

Edited by Keybook - 4/2/2012, 15:59
 
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